Biografia

 

ULTIMO AGGIORNAMENTO, MAGGIO 2018

 

Acclamato nel 2015 dalla rivista Ópera Actual come uno dei contraltisti spagnoli più dotati, il catalano Víctor Jiménez Díaz (Barcellona, 1988) viene oggi considerato un artista specializzato in musica barocca che accumula  successo e riconoscimento sia da parte del pubblico che della critica dovunque si sviluppi la sua promettente, solida ed ascendente carriera. La critica afferma che possiede uno strumento vocale poderoso, brillante sull’acuto e con gravi di bronzo; il controllo della tecnica e della respirazione gli consentono una lettura rigorosa e precisa delle opere che interpreta; le sue variazioni e cadenze sono complesse e originali; e, soprattutto, la sua forte personalità artistica e la presenza scenica gli consentono di imporsi con facilità davanti al pubblico, al quale si dona senza riserve.

A seguito di un’ascendente carriera come solista, caratterizzata da importanti collaborazioni in tutta Europa quali il Musica Riva Festival, il Festival Lyrique de Pays Catalans o Les Flâneries Musicales di Reims (nel quale debutta come solista nel Messiah HWV 56 di Handel sotto la direzione di Jean-Claude Malgorie), nel 2017 viene invitato dall’Opera Rara Festival di Cracovia e dalla Parnassus Arts Productions a debuttare nel ruolo di Tullio nell’Arminio di Handel, con l’orchestra Armonia Atenea diretta da George Petrou.

A continuazione, fa il suo esordio presso l’Atelier Lyrique di Tourcoing (Francia) nel ruolo di Medoro, nell’Orlando Furioso di Vivaldi. Un grande successo e un’importante produzione con La Grande Écurie et la Chambre de Roy, diretta da Jean-Claude Malgorie e con la messa in scena di Christian Schiaretti, che gli consente inoltre di debuttare con esito presso il Théâtre des Champs-Elyseés di Parigi.

Nel maggio dello stesso anno viene invitato dal maestro Diego Fasolis a reinaugurare e registrare, accompagnato dalla sua prestigiosa orchestra I Barocchisti, una revisione critica dell’oratorio Adamo ed Eva di Baldassare Galuppi ad opera del musicologo Francesco Luisi. Trasmessa in tutta Europa dall’Auditorio della Radiotelevisione Svizzera (RSI) di Lugano, trattasi di una grande produzione in cui interpreta l’Angelo della Giustizia, un ruolo difficile ed impegnativo, scritto originariamente per un castrato, nel quale si esibisce, nonostante una sola settimana di preparazione per sostituire il contraltista previsto, con grande solidità.

Infine, conclude l’anno con recitals e concerti sul territorio nazionale, tra i quali risaltano: il debutto nello storico Teatre Principal de Maò (Minorca), con una produzione speciale delle Juventudes Musicales, la Comisión del Any Calbó e del Governo Baleare; la prima delle Canciones Populares di Federico García Lorca cantate da un contraltista spagnolo con carriera  internazionale, accompagnato dal pianista Óscar Lobete; e la prima, con registrazione, del suo ambizioso progetto personale Bocatto di Cardinale. Trattasi di un progetto musicologico grazie al quale, insieme all’Ensemble Rigaudon, riscatta canzoni virtuose (alcune delle quali finora sconosciute) scritte da importanti compositori che confluirono presso la corte dell’intellettuale e mecenate, il Cardinale Pietro Ottoboni.

Nel febbraio del 2018 viene selezionato dall’organizzazione internazionale TEDx come uno degli artisti che il mondo dobrebbe conoscere. Viene pertanto invitato ad offrire un concerto speciale durante l’evento TEDxMalagueta, svoltosi presso il Palacio de Ferias y Congresos di Malaga, durante il quale presenta una collaborazione con il flautista e direttore d’orchestra Alberto Domínguez Gálvez. Una collaborazione che lo porta a esordire, il mese successivo, presso l’emblematico Teatro de las Cortes de San Fernando (Cadice). Quí si inaugura, insieme all’orchestra barocca Elcurarojo, il progetto Sancta Maria: un programma con opere virtuose di Vivaldi, tra le quali il debutto nel Stabat Mater RV 621 o l’interessante Salve Regina RV 616 per Alto, flauti e orchestra a due cori.

Prima della fine di febbraio giunge un ulteriore debutto, questa volta grazie alla produttrice Euroclàssics, che lo porta a cantare la parte solista del Carmina Burana de Carl Orff, presso il recentemente inaugurato Palau de Congressos di Palma (Maiorca).

Finalista del Concurso Internacional de Canto Montserrat Caballé (Saragozza), premiato dal Concurs Internacional de Música de Les Corts (Barcellona), e vincitore, tra altri, del VI Concurs Internacional de Cant Germans Plà (Lleida), del Concorso Internazionale per Giovani Cantanti Lirici “Riccardo Zandonai” (Italia), dell’Hariclea Darclée International Singing Competition (Romania) e del Voix Sacrées Talents Lyriques de Reims (Francia).

Attualmente si trova in pieno processo di produzione e di investigazione per il debutto di due progetti personali: il primo sulla musica di Henry Purcell con il gruppo Il Gesto Armonico, che vedrá la luce il prossimo 16 giugno a Barcellona; il secondo, un lavoro della commissione del Festival #Cererols400, del Departament de Cultura e del Patronat Municipal de Martorell, previsto per il mese di settembre. Un interessante progetto con musica barocca spagnola pensato come tributo al compositore catalano Joan Cererols, del quale si sta celebrando il quattrocentesimo anniversario.

Ancora bambino, si inizia alla musica con il mezzosoprano Helena Escolano. Studia presso il Conservatori Superior de Música del Liceu di Barcellona e, successivamente, partecipa a prestigiosi corsi internazionali di canto e di interpretazione durante i quali conosce i suoi attuali insegnanti: il mezzosoprano Francesca Roig e il pianista David Mason. Durante gli studi riceve inoltre masterclass da grandi artisti quali Carlos Chausson, Miquel Ortega, Jordi Domènech, Montserrat Caballé e, più recentemente, Carlos Mena.

Durante il 2012 partecipa alla prima edizione del Curso Internacional de Música Antigua di Avila durante il quale entra a contatto con l’interpretazione del repertorio rinascimentale e barocco sotto un punto di vista storicista. Durante il corso debutta presso l’Auditorio de San Francisco, come solista nel Membra Jesu Nostra di Buxtehude, sotto la direzione di Daniel De la Puente, intraprendendo una specializzazione che si convertirà nella colonna portante della sua carriera professionale.